Si! Udite udite, parliamo di sogni oggi, e di qualcuno che ha scommesso tutto sul proprio territorio e che continua a sognare. Stiamo parlando del Sig. Simonetti Francesco, presidente dell’associazione: “Il Palio di Taranto”. La sua storia, nata come tante altre, comincia proprio nella città dei due mari…
Anno 1986, Francesco, giovane pubblicitario, riesce a strappare un importante contratto con il pastificio Divella per una manifestazione podistica nazionale: “il Vivicittà” che, quell’anno, avrebbe eccezionalmente scelto anche la città di Taranto.
Ma per una storia che si rispetti, manca l’imprevisto, be’ in questa storia l’imprevisto è proprio la decisione del comitato nazionale dell’evento. Organizzato dall’Uisp (Unione Italiana Sport Per tutti), l’evento consisteva in una corsa podistica per la sostenibilità, i diritti e l’ambiente, di km 12 per quanto riguarda quella agonistica; e di una distanza variabile tra i 2e i 4 km per la non competitiva.
La domanda sorge spontanea: “Se non si corre a Taranto per questi motivi, per cosa si corre?
Bene, le notizie ufficiali, dicono che per problemi interni, la manifestazione non si potrà più svolgere, per lo meno non più nell’ex capitale della Magna Grecia.
Ormai, del tutto sfiduciato, Francesco, non può far altro che prendere appuntamento con l’allora direttore marketing del pastificio Divella e rinunciare al contratto. Ma proprio durante il percorso per Rutigliano, ammirando le campagne baresi, ripensava alla sua terra, al maree a cosa potesse mancare a Taranto di così fondamentale.
Ecco così, l’idea: creare un evento marinaro:
- fondato sulla storia della città;
- che potesse portare alla luce l’antica tradizione;
- che fosse sostenibile;
- sportivo;
- e perché no, anche turistico.
Dieci barche in legno a remi abbinate a dieci rioni della città, l’8 maggio del 1986, si sono affrontate per la prima volta. Ogni equipaggio è composto da due marinai abbigliati con un abito storico. La gara si sviluppa come una battaglia fino all’ultima vogata effettuando in meno di mezz’ora il periplo dell’isola che costituisce il Borgo Antico della città, al termine del quale il presidente della giuria decreta i vincitori tra le imbarcazioni giunte al traguardo situato sotto il Ponte Girevole. Il vero trofeo sarà però consegnato solo dopo la seconda gara che si disputa in luglio, sommando i due punteggi e proclamando l’equipaggio vincente.
Nonostante l’emergenza appena vissuta, la costanza e l’impegno del Sig. Simonetti e della sua squadra hanno permesso la riuscita della trentacinquesima edizione del Palio di Taranto, seguendo attentamente l’ordinanza anticovid. Questo ha portato, ovviamente, a delle modifiche sia al percorso che alle visite dei turisti. Non è stato difatti possibile accedere alla sede del Palio. Inoltre, la competizione si è svolta sul rettilineo del canale navigabile in un’unica giornata, e non lungo il periplo dell’isola madre e in due giornate differenti come prevedeva il regolamento iniziale.
Ma quest’anno, in via del tutto eccezionale insieme alle barche dei vogatori, è stato possibile ammirare l’elegante e storico veliero della Marina Militare: l’Amerigo Vespucci.

Grazie alla collaborazione dell’associazione, del patrocinio della Marina Militare e dell’amministrazione comunale, contro ogni aspettativa, il Palio di Taranto ha attirato un numero di turisti, forse mai visto.
Il palio non racchiude solo questa splendida competizione marinara: l’impegno costante si rivolge soprattutto nei confronti della città, ad esempio collaborando con un’altra associazione: “Plasticaqqua”, la quale, dal 2013, promuove azioni di sensibilizzazione ambientale a Taranto.
È successo lo scorso 13 settembre, sul tratto di mare che costeggia “La Ringhiera di città vecchia”. Grazie alla disponibilità dei Vogatori del Palio e alle loro imbarcazioni, è stato possibile rimuovere innumerevoli sacchi di immondizia sparsi in mare.
Non trovate anche voi incredibile che ad un invito del genere abbiano risposto molti cittadini?
Sarà la voglia di fare esperienze? Sarà voglia di mettersi in gioco? Sarà che qualcosa anche nelle nostre coscienze sta cambiando? Ma sta succedendo davvero e lo trovo strepitoso!

Un altro segno si forte sensibilizzazione da parte del comitato direttivo è, senza ombra di dubbio, l’organizzazione del: “Palio delle donne”. Il 25 ottobre ci aspetta un’altra manifestazione sportiva, in occasione del mese della prevenzione del cancro al seno. Anche questa volta non sarà possibile accedere alla sede principale del Palio a causa delle restrizioni delle norme anticovid, ma avremo la possibilità di assistere dalla ringhiera del lungo mare e tifare la nostra squadra preferita.
L’obiettivo, ad oggi, rimane quello di tanti anni fa: promuovere la città attraverso uno o differenti eventi turistici e sportivi. Per fare questo, già da quest’anno la gara è stava seguita in diretta da Antenna Sud e in passato da altre meritevoli emittenti televisive.
Il tutto, nell’attesa che si realizzi uno dei più grandi sogni del presidente: una diretta live sulla Rai.
Noi continueremo a seguirlo e a credere nella ricchezza e nella storia della nostra terra!
di Maria Clara Mastrovito